Elezioni 2011



PROGRAMMA FORZA NUOVA BOLOGNA PER LE ELEZIONI COMUNALI

FORZA NUOVA si presenta a queste elezioni amministrative invocando il ritorno ad una politica di sana amministrazione, svincolata dalla logica del mercato che oggi predomina nella politica e che ha portato sindaci ed assessori a comportarsi da affaristi ed i Comuni a farsi impresa.
A conti fatti, quegli amministratori in realtà di sono comportati da liquidatori di un patrimonio di tutta la città (pensiamo alla privatizzazione di servizi pubblici con Hera Spa) ed i Comuni da loro governati hanno perso il patrimonio sociali e comunitario che avevano sempre gestito nell'interesse di tutti.

Contrapposto a quello della speculazione e del rampantismo manageriale, sta un modo diverso di intendere la politica: un atto di amore e di servizio; una missione che nasce dalla considerazione del bene della comunità come unico criterio per valutare il lavoro di un'amministrazione.


GIUSTIZIA SOCIALE

Moneta locale

La diffusione di una moneta locale stampata e distribuita dall'ente territoriale (Comune o Provincia), da sempre invocata da Forza Nuova come forma di aiuto ad una popolazione sempre più impoverita e schiacciata dal debito, consentirebbe un maggiore potere d'acquisto di stipendi e pensioni, al tempo stesso apportando liquidità immediata e senza debito alle casse comunali, così da poter mettere l'ente pubblico nelle condizioni di poter rinvestire in attività di pubblico interesse-.
Si tratterebbe per il Comune di emettere “buoni” non rimborsabili da distribuire ai cittadini ad un prezzo pari al 50% del valore nominale espresso in euro, ed utilizzabili negli esercizi commerciali convenzionati. Per fare un esempio, un cittadino che acquistasse buoni per il valore nominale di 100 euro, sborserebbe al Comune la metà, ossia 50 euro, e potrebbe utilizzare tali buoni a valore intero (ossia nominale) ed in percentuale (ad esempio 10-20% della spesa a seconda di quanto il commerciante sia disposto ad accettare in percentuale). Con le medesime modalità il commerciante a sua volta può utilizzare i buoni ricevuti in parziale pagamento per i suoi acquisti e, sia pur percentualmente, tributi e tasse. Tutto ciò promuoverebbe l'attività delle piccole e medie imprese, attualmente strozzate dalla – sleale - concorrenza della grande distribuzione. Tale massa di buoni consentirebbe l'uscita del corrispondente importo dal mortifero circuito bancario, produttore di debiti, di insolvenza e di disperazione per tante famiglie.


Edilizia

Contrastare la cementificazione progressiva del territorio; molti appartamenti rimangono invenduti e la costruzione di nuovi edifici appare priva di necessità. In luogo di costruire nuove abitazione occorre procedere ad un serio e reale censimento degli edifici di proprietà comunale ed al loro recupero, in ciò privilegiando cooperative formate dagli stessi assegnatari degli alloggi per ristrutturazioni a bassi costi, per destinarli a persone e famiglie bisognose e da concedere in locazione a prezzi calmierati e con possibilità di riscatto o di vendita a prezzi non speculativi, in onore al diritto garantito dalla Costituzione di possedere un alloggio di proprietà.
Per evitare speculazioni, l'acquirente dell'immobile, al momento dell'acquisto, dovrà sottoscrivere una dichiarazione di opzione che lo impegnerà, al momento in cui intenderà alienare l'alloggio, alla fissazione di un prezzo predeterminabile e rapportato a quello di acquisto e a favore degli aventi diritto presenti nelle liste di assegnazione del Comune.
In questa politica di edilizia popolare, il Comune dovrà impegnarsi a concordare con gli istituti di credito un sistema che consenta all'assegnatario di non dover sborsare, per il rimborso mensile del mutuo, una rata superiore al quinto del reddito familiare, consentendo altresì una moratoria di pagamenti nell'eventualità di una perdita non colpevole del posto di lavoro.

Giustizia impone un criterio di prelazione alle famiglie italiane nell'assegnazione degli alloggi, già edificati col lavoro ed i tributi dei bolognesi di quel tempo.
Proponiamo anche effettivi controlli sul tenore di vita di chi è attualmente assegnatario di alloggi dell'Acer o di edilizia convenzionata per verificare che non ve ne siano di concessi a chi abbia fraudolentemente dichiarato un reddito ridotto.

Scuola

Tutti i bambini hanno diritto all'istruzione e le famiglie non agiate hanno il sacrosanto diritto di poter iscrivere i propri figli all'asilo senza dover pagare rette che le mettano in difficoltà. Avendo il Comune dimostrato la propria incapacità a soddisfare le richieste di iscrizione ad asili pubblici, sarà opportuno da parte sua concedere permessi di apertura di strutture private che compensino la mancanza di posti disponibili nelle strutture pubbliche. Parte delle rette dovrebbe poi essere detraibile dalle imposte per quelle famiglie a basso reddito che non avessero avuto accesso per i loro figli alle strutture comunali.
Al Comune resterebbe un doveroso controllo di qualità ed igiene delle strutture.
Forza Nuova propone un criterio di prelazione nell'accesso alle scuole pubbliche ai figli di bolognesi ed effettivi controlli sul tenore di vita di chi dichiara un ISEE molto basso per contrastare tentativi di usufruire fraudolentemente del servizio pur non avendone diritto.

Servizi sociali

Il problema dei servizi sociali su Bologna non sono i fondi, ma il fatto che molte famiglie italiane temano di rivolgervisi per timore che vengano tolti loro i figli. Riteniamo sia necessaria una vigilanza sull'operato degli assistenti sociali e sui singoli casi per evitare che siano dati in affidamento bambini ad altre famiglie quando non si presentano casi di violenza o particolare degrado. Un mutato atteggiamento, improntato al sostegno e all'aiuto, anziché all'adozione di strumenti punitivi, appare la soluzione migliore.

Dormitori comunali

Per il quadriennio 2009-2012 il Comune ha stanziato 199.468 euro per la gestione delle aree di sosta nomadi nei quartieri Borgo Panigale, Navile e Savena, ma non ha ritenuto di dover stanziare somme sufficienti a mantenere in funzione i dormitori pubblici nei periodi non previsti dal “piano freddo”. Rimangono 40 posti riservati ad ammalati e residenti nel dormitorio di via Capo di Lucca, ma i bolognesi indigenti sono ben più di 40. Invece di stanziare denaro pubblico per la gestione dei “nomadi”, che in base all'etimologia del termine non dovrebbero essere stanziali e che spesso utilizzano autovetture del valore di decine di migliaia di euro, sarebbe opportuno occuparsi prima degli indigenti bolognesi, i quali a causa della crisi sono cresciuti di numero in maniera preoccupante, dirottando fondi a loro favore.

Associazioni sportive

Il sostegno alle associazioni sportive rientra per Forza Nuova fra le priorità del programma nei temi della giustizia sociale. I fondi destinati a queste associazioni da parte del Comune non ne permettono la sopravvivenza e le strutture sono carenti. L'attività sportiva educa i ragazzi motivandoli ad una vita di sana aggregazione sociale e li tiene lontani dalle situazioni di degrado e dalla dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti. L'attività sportiva migliora inoltre la salute non solo dei giovani, ma anche degli anziani e chi pratica attività sportive è meno soggetto a malattie cardiovascolari. Un investimento nello sport è anche un risparmio nella Sanità.



SICUREZZA E DIRITTO AL QUIETO VIVERE

No ai tagli all'illuminazione pubblica

E' sicuramente necessaria una revisione delle spese nell'ottica di continuare nell'attuale strategia di taglio degli sprechi, ma occorre che i risparmi non vadano a colpire la percezione di sicurezza dei cittadini; esempio ne è l'illuminazione pubblica.
Aree di buio creano un clima di timore di aggressione nei residenti e sono perfetti alleati di spacciatori, aggressori e stupratori.
I flussi di liquidità provenienti dall'adozione della “Moneta Locale” potrebbero essere in parte destinati all'installazione di lampioni ad energia solare nelle aree dei parchi pubblici.



Rispetto del diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti del centro storico

Il diritto dei giovani a divertirsi è sacrosanto, ma deve comportare anche il rispetto del diritto dei residenti di poter riposare e di non trovare le proprie auto danneggiate dagli ormai consueti raid notturni di vandali che non hanno niente di meglio da fare per passare le loro serate. La riduzione di strade e portoni in latrine e bivacchi e l'imbrattamento di muri e palazzi con disegni e scritte, non sono fonti di divertimento accettabili, ma veri e propri atti di vandalismo da punire. Non è neppure degno di una società civile il fatto che i vigili urbani chiamati dai residenti esasperati dagli schiamazzi siano spesso impossibilitati ad intervenire per carenza di mezzi o per scarsa propensione ad agire con il necessario vigore.
Se non vogliamo che il centro storico si svuoti dai residenti esasperati riducendosi a dormitorio di studenti che sborsano canoni di affitto esorbitanti ed in nero, occorre che siano scrupolosamente fatte osservare le regole, scritte e non, della convivenza civile e che siano applicate seriamente le leggi vigenti.

E' necessaria pertanto una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle aree più a rischio e la previsione di sanzioni pecuniarie certe per chi contribuisce al degrado. Forza Nuova propone inoltre l'installazione di WC chimici nelle aree a più alta concentrazione di locali pubblici perchè in assenza di tale servizio portici e portoni non continuino ad essere trattati come latrine a cielo aperto.



TRASPORTO PUBBLICO E PIANO DEL TRAFFICO

Un secco NO al Civis

I bolognesi si sono già nettamente schierati contro il “Civis” ed anche Forza Nuova esprime la propria contrarietà a questo mezzo inutile ed invasivo. Le recenti emergenze di carattere giudiziale, che addirittura rileverebbero retroscena di corruttela, be poco aggiungono alla già, è il caso di dirlo, collaudata inefficienza di questo mezzo di trasporto, i mezzi sono infatti attualmente sotto sequestro dopo che sono stati dichiarati insicuri dagli stessi autisti dell'ATC.
Si prenda atto che i mezzi, oltre ad essere insicuri ed obsoleti in quanto usciti di produzione, necessitano di modifiche atte a metterli in sicurezza che comporteranno ulteriori spese.
E' da aggiungere che solo menti colpite da stolido ideologismo possono aver intravisto la possibilità di utilizzo di un simile mezzo nelle strette vie centrali della nostra città. Pensiamo a strada Maggiore o a via San Vitale ed ai palazzi storici, oltre alle due torri, che vi sia affacciano ed ai danni che subirebbero per le vibrazioni provocate dal “Civis”, pericolo già denunciato dagli esperti, ma che ben poco interessa a chi ha fatto del “Civis” uno strumento per la propria vanità politica, senza contare quei poteri forti, la Fiat fra questi, che da questo progetto stanno incassando milioni.
Peraltro la “montagna Civis” partorirà un topolino, in quanto si stanno obbligando i cittadini ed i commercianti a subire disagi e danni economici per “guadagnare” una manciata di minuti da San Lazzaro alla stazione di Bologna.
Ciò detto, Bologna necessita sicuramente di un rinnovamento dei mezzi di trasporto, in quanto molti mezzi sono vecchi ed inquinanti, ed in tal senso va favorito l'utilizzo di mezzi leggeri almimentati ad elettricità o a metano.
Forza Nuova ritiene che sia il momento migliore per recedere da un progetto che non doveva essere intrapreso fin dal principio, voluto solo dai politici e condannato dalla larga maggioranza dei cittadini. In quanto alle eventuali penali richieste per la rescissione dal contratto, se realmente ve ne fossero viste le inadempienze ed i vizi riscontrati per colpa del fornitore del servizio, chiediamo che non vengano messe le mani nelle tasche dei cittadini che già sono parte lesa, ma che vengano pagate dai partiti che hanno sempre appoggiato il progetto in quanto unici colpevoli.

Sarebbe ora che il Comune desse pieno sostegno ai commercianti danneggiati dai cantieri in termini di mancati incassi, fornendo adeguato supporto senza lungaggini burocratiche nei rapporti con l'Agenzia delle Entrate in merito ai problemi che porteranno gli studi di settore, problemi già riscontrati da commercianti di San Lazzaro di Savena.

Forza Nuova richiede inoltre l'eliminazione delle banchine centrali alla carreggiata, come quella di via Irnerio, in quanto non a norma per le dimensioni. Oltre ad essere un intralcio per la viabilità, costringendo gli automobilisti a percorrere più strada del necessario, sono estremamente pericolose sia per i pedoni che per la circolazione delle auto. A causa della banchina di via Irnerio sono già stati registrati diversi incidenti.

Parcheggi a pagamento

Forza Nuova segnala l’illegalità dei parcheggi a pagamento a Bologna e chiede all’amministrazione comunale il rispetto dell’articolo 7 comma 8 del Codice della Strada che limita le aree di sosta a pagamento al massimo del 50% dei parcheggi totali nella stessa area.
Si ritiene necessaria anche la riduzione dell'estensione della cosiddetta “zona A” che non impone la presenza di aree di sosta gratuite in tale proporzione e la revisione delle tariffe orarie per la sosta che risultano essere, anche alla luce dei recenti aumenti, fra le più care d'Italia.
Inoltre il comma 6 dello stesso articolo dispone che gli spazi delimitati dalle strisce blu siano esterni alla carreggiata e non la impegnino, laddove questi spazi sono in molti casi interni ad essa andando così ad invadere l'area di traffico.

Con queste vessazioni e questi veri e propri impedimenti ad un uso anche solo normale dell'autovettura, le precedenti politiche comunali delle amministrazioni rosse hanno di fatto, e con piena consapevolezza, favorito la grande distribuzione a discapito delle piccole attività commerciali a cui è sempre più difficile rivolgersi anche per le limitazioni sempre più opprimenti al diritto di movimento dei cittadini automobilisti.


Pedonalizzazioni

Bologna non è attualmente pronta per una completa pedonalizzazione di vaste aree del centro storico.
Forza Nuova esprime il proprio parere contrario alla pedonalizzazione di altre delle vie del centro storico sia per non aggiungere degrado al degrado, sia per non mettere in difficoltà i commercianti.
Già con il passaggio di auto in zone come via Petroni e piazza Verdi si assiste a situazioni di bivacchi, inoltre pensiamo a coloro che di sera, siano residenti o avventori di locali ed in particolare donne, debbano lasciare l'auto in zone fuori porta ed attraversare a piedi luoghi insicuri.
La chiusura delle strade al traffico porta anche a problemi di approvvigionamento delle attività commerciali, poiché le merci non appaiono sugli scaffali per magia e quali fornitori saranno disposti a sobbarcarsi l'onere di trasportarle a piedi per lunghe tratte?



SERVIZI PUBBLICI

Trasparenza della pubblica amministrazione

Forza Nuova chiede che chi occupa posizioni nella pubblica amministrazione ed in particolare ai membri del Consiglio Comunale, Provinciale e Regionale e dei relativi coordinatori di dichiarare un'eventuale appartenenza a logge massoniche.
Tale principio obbedisce ad esigenze di trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione che debbono prevalere sugli interessi alla privacy.


Serio controllo degli sprechi

Partendo dal riscaldamento troppo alto negli uffici pubblici dove vediamo spesso finestre spalancate in pieno inverno per il troppo caldo, fino alla cattiva distribuzione di dipendenti comunali, carenti di alcune strutture e sottoimpiegati in altre, chiediamo di operare un'accurata revisione dell'organizzazione e della gestione delle risorse comunali e di come vengono impiegate. Si richiedono tagli di spesa ove non necessari, e ottimizzazione delle risorse umane preservando i posti di lavoro attraverso la mobilità.

Chiarezza riguardo HERA Spa e Bonifica Renana

HERA Spa è un monopolio ad ampia partecipazione privata che viene spacciato per servizio pubblico.
Il fenomeno della privatizzazione delle “municipalizzate” adottato con la scusa di fronteggiare le sfide globali del mercato per costruire una “massa critica” impermeabile alle scalate di terzi, ha portato alla progressiva perdita, da parte dell'ente pubblico, della titolarità di servizi di pubblico interesse.
I Comuni serviti da Hera possiedono solamente il 55% delle azioni, destinato a scendere a breve al 51% (il Comune di Bologna possiede attualmente circa il 18% delle azioni).
L'amministrazione tesa a massimizzare il profitto degli azionisti porta i cittadini bolognesi ad avere l'acqua più cara d'Italia. L'espansione territoriale di questa società per azioni sta inoltre portando ad un sempre minore percentuale di azioni dei singoli Comuni azionisti, con la conseguenza per ognuno di questi di avere minor potere decisionale.
Forza Nuova ritiene, in ciò legittimata da principi fondamentali irrinunciabili (a partire dagli artt. 42 e 43 della carta costituzionale), l'assoluta illegittimità, anzi incostituzionalità, di qualsiasi dismissione da parte dell'ente pubblico di servizi di generale interesse.
A coloro i quali obbiettano in termini di efficienza del privato rispetto al pubblico rispondiamo che i fatti danno loro torto. I servizi offerti da Hera Spa - e ci riferiamo in particolare all'erogazione dell'acqua e del gas – sono scadenti, costosi ed antisociali. Così come tali sempre si sono rivelati i servizi offerti dopo una privatizzazione, logicamente improntata a criteri di economicità e di lucro. Aprendo poi ad eventuali altri erogatori privati, così come è successo in altri settori come le telecomunicazioni, si rischierebbe di creare cartelli di prezzi e nessun vantaggio in termini di costi per l'utenza.
In questa ineludibile logica la privatizzazione delle “utilities” (termine orribile per mascherare un inganno ancora più orribile che è quello della speculazione sui bisogni essenziali) va fermata, con la retrocessione al Comune delle azioni vendute, attraverso una procedura di espropriazione legittimata dall'art. 43 della Costituzione.
Forza Nuova dice NO alla privatizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici.

Segnaliamo inoltre che ai residenti di Bologna e provincia è addebitata per ben due volte la voce relativa alla depurazione delle acque, richiesta sia da Hera, sia dal Consorzio della Bonifica Renana non solo a chi possiede un terreno agricolo. Tale evidente abuso deve cessare ed i cittadini dovranno essere rimborsati.


Forza Nuova Bologna


I Candidati di FORZA NUOVA a Bologna

CANDIDATI FORZA NUOVA BOLOGNA

Candidata sindaco:

ELISABETTA AVANZI

Candidati per il Consiglio Comunale:

Gino Chesi
Paolo Ghedini
Stefano Colato
Mauro Nassetti
Fiorenzo Consoli
Gaudenzio Voci
Eugenio Sibona
Umberto Comi
Mattia Piras
Mario Guido
Giuseppe Riganello
Luca Baschieri (detto “Basco”)
Emanuele Argentesi
Giancarlo Preti
Andriana Antonova
Andrea Saba
Federica Nassetti
Luca Marozzi
Andrea Corsini
Mirco Santarelli
Valentina Sedita
Daniele Sorgenti
Raffaele Francia
Desideria Raggi
Ivano Ribezzo
Daniele Alpi
Antonio Berton
Raffaello Mariani
Vincenzo Fanelli
Rossana Casadio
Francesco Rinaldi
Gianni Correggiari


Candidati per i quartieri:

QUARTIERE BORGO PANIGALE


Mauro Nassetti
Giuseppe Riganello
Marco Zambonelli
Rossana Casadio
Luca Marozzi
Giancarlo Preti
Antonio Berton
Emanuele Argentesi
Corrado Rebucci
Daniele Sorgenti
Manuele Gallina

QUARTIERE NAVILE

Mario Guido
Umberto Comi
Federica Nassetti
Cataldo Barone
Andrea Corsini
Valentina Sedita
Francesco Rinaldi
Rossana Casadio
Antonio Berton
Emanuele Argentesi
Federico Benfenati
Emanuele Ragazzini
Ennio Sala
Mirco Santarelli

QUARTIERE PORTO

Stefano Colato
Luca Baschieri (detto “Basco”)
Gaudenzio Voci
Paolo Ghedini
Valentina Sedita
Desideria Raggi
Eugenio Sibona
Raffaele Francia
Federica Nassetti
Mirco Santarelli
Francesca Miazzo


QUARTIERE RENO

Luca Baschieri (detto Basco)
Mauro Nassetti
Fiorenzo Consoli
Luca Marozzi
Raffaello Mariani
Andriana Antonova
Daniele Sorgenti
Corrado Rebucci
Emanuele Ragazzini
Nicola Zannoni
Andrea Gallet


QUARTIERE SAN VITALE


Mattia Piras
Gino Chesi
Stefano Colato
Giuseppe Riganello
Andrea Saba
Pamela Spuri
Cataldo Barone
Federico Benfenati
Ivano Ribezzo
Vincenzo Fanelli
Daniele Alpi
Gabriele Zanotti


QUARTIERE SARAGOZZA

Fiorenzo Consoli
Eugenio Sibona
Paolo Ghedini
Andriana Antonova
Gianni Correggiari
Michele Nassetti
Gaudenzio Voci
Desideria Raggi
Ugo Bertaglia
Giancarlo Preti
Andrea Saba
Marco Zambonelli

QUARTIERE SAVENA

Mattia Piras
Umberto Comi
Gino Chesi
Francesco Sgrò
Pamela Spuri
Andrea Gallet
Francesca Miazzo
Gabriele Zanotti
Sara Ravanelli
Ennio Sala
Nicola Zannoni
Raffaello Mariani


QUARTIERE SAN DONATO

Gianni Correggiari
Mario Guido
Michele Nassetti
Andrea Corsini
Ivano Ribezzo
Raffaele Francia
Ugo Bertaglia
Vincenzo Fanelli
Francesco Rinaldi
Daniele Alpi
Francesco Sgrò